Questo post è scritto di getto, ed in prima persona. E in quanto tale, è più un flusso di coscienza che un vero “post da blog”, siatene consapevoli ed indulgenti, nell’andare avanti nella lettura.
L’idea del restauro è nata in maniera molto casuale. Ancora scossi dalla perdita di Ilaria, io e i miei familiari (come anche oggi, d’altronde) non facevamo altro che leggere i suoi scritti, gli appunti su Napoli che ogni giorno scriveva, e che a volte condivideva con noi.
La sua passione per Matilde Serao ha spinto mia zia, Antonella Carullo, a leggere un giorno le “Leggende Napoletane” e a condividerne un pensiero su Facebook. Da quel pensiero “le fontane sono alimentate da lacrime d’amore”, nasce l’idea che ha portato mio padre Pasquale Iodice e l’associazione Le Due Sirene a decidere di adottare la Fontana del Formiello, affinchè l’acqua torni a sgorgare.
Ma come escludere dal quadro l’Edicola di San Gennaro, monumento amatissimo da Ilaria, a cui dedicava sempre grandissimo spazio nelle visite guidate da lei tenute nel rione Porta Capuana?
E così è iniziata questa avventura, questo sogno d’amore, il sogno di Ilaria.
Valeria Iodice, Presidentessa ass. cult. Le Due Sirene